giovedì 11 novembre 2010

Il teatro di strada si è evoluto, è cambiato, ed ora è l'arte di punta in Europa. Riempe i teatri come le piazze, e, se sviluppato, ha potenzialità enormi anche da noi. Il problema è che da noi mancano paragoni. Il lungo sonno culturale dell'Italia non offre la possibilità di interfacciarsi con l'Europa, se non a Mirabilia ed in pochissimi altri posti, e quindi da noi non si ha evoluzione ne circuitazione di artisti ed idee.
Noi non siamo un prestigioso festival, come alcuni ci definiscono. Siamo solo un festival che fa quel che andava fatto tempo fà, ossia abbiamo 2 centri di creazione in residenza, e sosteniamo economicamente le compagnie italiane di teatro di strada e circo contemporaneo perchè possano creare in totale autonomia e in spazi adeguati anche per diversi mesi, trovandogli le regie, le soluzioni, i contatti e parlando con loro, e poi cerchiamo di diffonderle all'estero ed assisterle quando ne hanno bisogno. Non siamo organizzatori, i contributi sono liberali e senza alcun impegno da parte delle compagnie, e non le distribuiamo ne chiediamo alcunchè. Questo andava fatto, e questo facciamo.