lunedì 13 giugno 2011

Se vi siete persi Salir...


...peggio per voi!

Lo spettacolo dei Coliflor che ha vinto il premio Giovani al festival per l'edizione 2010 ed il premio come Miglior compagnia del mondo allo Humor Atzoka nei Paesi Bachi continua a far sognare migliorando di volta in volta. Per saperne di più leggete qui.











domenica 12 giugno 2011

Ancora uovo, tutti!

Abbiamo già parlato ampiamente del circo Paniko, seguendo il processo di creazione di Uovo Tutti, nato proprio in residenza a Fossano, e del cabaret fornito dal collettivo nello spazio dello chapiteu. Quindi non aggiungerò molto, se non che questa sera si presenta l'ultima occasione per assistere allo spettacolo (ore 23.00). Suggestivo, surreale e delirante sicuramente vale la pena di fare i 500 metri che separano lo spazio del Foro Boario rispetto al centro della città.

Ecco qualche immagine tratta dallo spettacolo di ieri sera, addirittura impreziosito dai tuoni e dallo scrosciare del temporale, che parevano progettati ad arte per sottolineare le atmosfere cupe ed intense della scena.






L'invasione


Una spedizione interplanetaria di viaggiatori provenienti dallo spazio è atterrata a Fossno. Come reazione all’'atmosfera terrestre hanno tutti acquisito un nuovo colore protettivo e sono diventati rosa, in modo che la gente non li prenda troppo "sul serio". Alla ricerca di una nuova casa, tentano di integrarsi nella nostra società. Esplorano la città, stabiliscono un contatto con la razza umana, ci insegnano le loro abitudini e vogliono imparare le nostre, cercando di scambiare pietre rosa con gli Euro, facendo l’autostop sull'autobus urbano, "rubando" una macchina da un "insospettabile" conducente, nuotando nelle fontane della città, in cerca di lavoro, amici e partner.


Si tratta della compagni Ljud, un colletivo formatosi nel 2006 con l’obiettivo di far conoscere l'arte contemporanea di alta qualità ad un pubblico più ampio. È composto da amministratori, performers e artisti visivi provenienti da tutta Europa, che si dedicano all’esplorazione delle possibilità di espressione artistica nello spazio pubblico e alle nuove forme teatrali basate sull'interazione piuttosto che sulla presentazione. L’interazione con il pubblico e il gioco con la "quarta parete" tra gli attori e il pubblico ha una grande importanza per il gruppo, perché cercano di impostare lo spettacolo teatrale come un gioco, un rituale e un evento sociale.


Qualcosa ci dice che l'invasione potrebbe presentarsi in via Roma intorno alle 18.00...siate pronti a giocare e a condividere il palcoscenico con questi incredibili artisti!




sabato 11 giugno 2011

Respire



Imperdibile lo spettacoli di Maxim e Alessandro, i due straordinari artisti della compagnia Circocentrique. Quindi prendete il programma e segnate subito: questa sera, ore 19.00, spazio chapiteau del Grito, in Piazza Castello.

Per gli antichi greci il cerchio era la forma perfetta, perché finita, compiuta, totale. E non appena si entra sotto il tendone, rotondo, e si viene accolti dalla coppia che gira in tondo incessantemente, non si può in qualche modo sentire inconsciamente che i greci ne sapevano un bel po'. Ci si sente subito a casa, quasi protetti da cotanta rotondità.

Ma non é tutto qui. Certo sfera d'equilibrio, ruota e palline e la maestria tecnica con cui vengono usate sono spettacolari, e ogni numero é valorizzato al massimo da un sistema di lampade e luci che crea una monocromia elegante ed essenziale.

E' il respiro pero' che ci porta ad affannarci con loro, ad agitarci, rilassarci, innervosirci. Un percorso sapientemente studiato per "portare il pubblico a vivere le nostre vertigini, i nostri disequilibri e le sospensioni a bordo dei nostri attrezzi acrobatici."

Tra il gioco, il delirio, la veglia ed il sogno il ritmo serrato di questo spettacolo vi toglierà il fiato. Et donc, respire...



And the winner is...



A Mirabilia succedono cose strane...i toni dell'imbrunire coloravano il cielo, frotte di curiosi passeggiavano per via Roma alla ricerca di cortili, piazze e chapiteau e sotto i bastioni del paese si stava organizzando la premiazione quando, all'improvviso, un uomo tutto verde é arrivato in monopattino, intrattenendo i passanti. O meglio, trattenendoli nel vero senso della parola. Fotoricordo con i carabinieri di leva, gag con bambini e le loro mamme e Adrian Schvarzstein riparte in fretta e furia sul suo monopattino verde, alla ricerca di altre vittime.

Ma tornando al palco, breve, concisa ed impreziosita dalle gag delle Due e un Quarto, la cerimonia di premiazione ha sottolineato gli spettacoli più meritevoli dell'edizione 2010. I premi assegnati in particolare sono stati:

1. premio Miglior Nuova Produzione - PRIMA ASSOLUTA 2010:

La Fucina del Circo in “Armonaria”


2. premio Miglior Coreografia:

Vertiges in “Le città invisibili”


3. premio Miglior Installazione:

Faber Teatro in “ScalaSonora”


4. premio Migliori Costumi:

Circo Paniko in “? Punto di domanda”


5. premio Fondazione CRF Miglior Giovane Compagnia:

Coliflor in “Salir”


6. menzione speciale Miglior spettacolo di strada:

Le Due e un quarto in “Senza denti”





venerdì 10 giugno 2011

Notte da Paniko!







Il programma non é tutto. O meglio, il festival continua ben oltre il programma. Inizia lontano, con le collaborazioni, le residenze...e continua la notte fino a esaurimento energie! In fin dei conti non capita spesso di avere a Fossano, o in piemonte, o in Italia più di quaranta compagnie ed un accampamento pronto ad accoglierle per mostrare numeri, cabaret, per mangiare qualcosa insieme e per annaffiare di birra la lunga giornata.

In piazza della Paglia, allo spazio Paniko si ha un'occasione unica di incontrarsi con il circo di strada, quello vero ed hardcore. Arte, creatività, pazzia, shot bar e gelataio!! Un microcosmo aperto e super organizzato per raccogliere gli artisti, ma anche e soprattutto chi vuole passare una notte diversa, una notte resa magica dalle spettacolari acrobazie al trapezio delle Flying Poulette, addolcita dal Lupo Bulgaro, e chi più ne ha più ne metta.

Ovviamente ci sono le creazioni di Paniko "Uovo Tutti" e Coliflor "Salir" da non perdere, ma se qualcuno pensa di andare allo chapiteau e tornarsene a fine spettacolo si sbaglia di grosso. Sara' impossibile allontanarsi dai ritmi balkanici della Banda Gadjo e di Hugo and the Cicken Pussy!

Et voila il programma!







Circo in Fiore



Ieri sera é sbocciato in piazza Vittorio Veneto uno spettacolo che oltre ai virtuosismi, i costumi bellissimi e la simpatia ha anche aperto quella che é la concezione extra europea e globale di Mirabilia. I giovani artisti di Fekat Circus (Circo in fiore) hanno conquistato la platea con numeri esibiti con straordinaria disinvoltura, ma soprattutto con una carica regionale unica.

Lo spettacolo prende a pretesto la vicenda della Regina di Saba (Makeda per gli etiopi), e della mitica Arca dell’Alleanza, trasportata circa 900 anni prima di Cristo da Israele in Etiopia. Quello che emerge pero' non é tanto la storia epica, quanto il legame stretto della compagnia con la propria terra, l'Etiopia. Le musiche, le danze coinvolgenti, i vari costumi...tutto rimanda ad una tradizione vissuta con allegria e spensieratezza.







Adrian Schvarzstein e i fossanesi




I Fossanesi pensavano di sapere cosa aspettarsi. Fiduciosi dell'esperienza da pubblico maturata in cinque anni di Mirabilia, armati di programma degli eventi e cartina si sono ritrovati puntuali in Piazza delle Uova, dirigendosi senza indugi verso le sedie accatastate sotto la tettoria. Nando e Malia stavano terminando le prove dello spettacolo successivo, ma loro non si sono fatti trarre in inganno, indirizzando le sedie non al palco ma ad un punto immaginario. Si aspettavano, ovviamente, arrivasse l'artista e iniziasse lo spettacolo.

Ed eccolo Adrian Schvarzstein, che arriva con il suo letto ambulante a conquistare una nuova piazza, a costruire una nuova casa e, chissà, a trovare una nuova donna. Arriva pedalando sotto le coperte e spiazzando il pubblico fremente per l'inizio della manifestazione e pronto a prendersi in giro. Giochi e gag tra artista e pubblico che scaldano subito l'umore della serata, e ricordano - costringendo l'uno a fare la porta cigolante e l'altra ad una fuga d'amore a piedi scalzi- l'importanza dell'autoironia.



giovedì 9 giugno 2011

Money money

Oggi pomeriggio al castello degli Acaja ci si è trovati a parlare di circo. Niente tendoni, costumi, attrezzi o discipline, ma presentazioni power point, microfoni e numeri. Perché per permettere la realizzazione di festival, creazioni, collaborazioni e residenze non basta sempre la capacità tecnica, la passione o l'impegno. Sono molti i fattori che entrano in gioco e le variabili cambiano da paese a paese, addirittura da regione a regione, come testimoniano le vetrine Catalana (La Tal, Cia Fadunito, Adrian Schvarzstein)e Belga/Vallona (Circocentrique, El Grito, D'IrqueeFien, La Bande des Fous) presentate nell'occasione.


Inutile dire che l'Italia non ha una vetrina da presentare in quanto il circo contemporaneo non è neppure riconosciuto come categoria a sé stante. Interessante, invece, l'introduzione ai sistemi di sovvenzione catalani e belgi. Il primo, simile al sistema francese, prevede cospicue somme per tutta la sezione cultura e, in particolare, circa lo 0,7% dei 7 milioni e mezzo di fondi destinati alle arti sceniche sono indirizzate al circo contemporaneo. La promozione, lo sviluppo, l'internazionalizzazione sono garantite dall'Istituto Catalan de las Industrias che, guardando alla cultura in modo imprenditoriale, è riuscito a fare del settore una fonte di reddito. Certo che anche la Catalonia non è diventata una delle regioni più importanti nel settore all'improvviso. Come ha sottolineato Vincente Llorca, redattore del magazine Zirkolika, tutto è nato dal bisogno degli artisti di unirsi e far sentire la propria voce. Il suggerimento per il caso Italiano è prezioso, poiché il solo modo di smuovere l'immobilismo politico é quello di riunirsi, magari partendo dalle realtà e associazioni già esistenti, al fine di costituire una voce abbastanza potente da fare un poco di Lobby sulle istituzioni.


Simile l'esperienza raccontata da Benoit Litt, vicepresidente della "Maison du cirque" e membro della commissione ministeriale sul circo. In un Belgio politicamente diviso i fondi per il circo contemporaneo sono lentamente cresciuti grazie al lavoro costante di organizzazioni come la Maison du Cirque e alla visibilità data dall'Espace Catastrophe, passando dai 300 mila del 2005 al milione e mezzo attuale. Questo rende possibile sostenere circa 4 progetti all'anno, sovvenzionare tre festival e aiutare con finanziamenti puntuali un grande numero di compagnie. Rispetto alla vicina Francia le risorse sono limitate ma per la situazione italiana attuale molti sono gli spunti e i suggerimenti da cogliere.


Nella speranza che gli artisti italiani non siano costretti a fuggire ancora una volta (seguendo l'esodo creativo che da Leonardo alla Commedia Italiana dell'arte non é ancora terminato), ma che il nostro paese diventi un nodo importante di uno scambio fruttifero Mirabilia da il suo contributo. Con i fondi esigui ma anomali della regione Piemonte, con il sostegno di Fossano e con un approccio europeo piano piano si costruiscono i punti di un network che speriamo possa finire col porci su un livello degno dei nostri vicini europei.


Come scrivere un dossier di creazione

Vivere di circo e teatro di strada. Professionalmente, ma senza vendersi. Questione di accettare compromessi oppure di imparare ad organizzarsi per affrontare la scena internazionale? Nel Workshop di questa mattina, tenuto da Cathrine Magis (Espace Catastrophe) e Salvatore Frasca (Compagnia My Laika) si sono incontrati punti di vista diversi, confluiti in una sola realtà, che è quella della professionalità.


Si è partiti dalla presa di coscienza dalla drammatica realtà italiana, dove negli ultimi dieci anni gli artisti hanno potenziato le loro tecniche creando conoscenze, spettacoli di alto livello, scuole ed energia, mentre la capacità di coordinare e finanziare spettacoli è declinata drasticamente. Si è poi analizzato il caso del Belgio che, nonostante finanziamenti limitati rispetto alla Francia, ha dato vita ad uno spazio fondamentale nella rete europea contemporanea, ovvero l'Espace Catastrophe. Infine Salvatore ha messo a disposizione la sua decennale esperienza al fine di capire cosa sia un dossier e soprattutto come deva essere strutturato.


Quel che emerge sia dall'approccio "nordico" e burocratico che da quello più "integralista" e di strada è la necessità di avere un progetto forte, in cui si crede. Non è necessario sapere dal principio dove si vuole arrivare, ma bisogna per lo meno sapere cosa non si è disposti a fare, quali sono le vie che non interessano. Partendo da qui la stesura di dossier e fiches non solo aiuta ad accedere a coproduzioni e bandi, ma è spesso uno strumento utilissimo per fare luce sui propri obiettivi.


Gli artisti italiani, inoltre, a volte si sentono svantaggiati perché non hanno un divulgatore e non sanno come avvicinare le strutture e la rete esistente. La buona notizia è che questo può essere un vantaggio: aver lavorato in situazione svantaggiata e presentarsi in modo personale e deciso vi farà sicuramente notare un po' di più nel marasma di compagnie che stanno nascendo.


OK, MA COME SI SCRIVE QUESTO FAMOSO DOSSIER DI CREAZIONE?

Ovviamente non c'è una risposta universale e la vostra creatività vi porterà a trovare la forma migliore. Ecco pero alcuni punti che non possono mancare:


- Le 5 W. Chi siete, cosa proponete, come volete strutturare lo spettacolo, da dove venite e dove volete andare, le tempistiche del progetto e perché fate quel che fate. Qui già c'è da lavorare, ma non è tutto.


- Importante sottolineare cosa vi ispira nel processo di creazione, meglio se non ha nulla a che fare con il circo. Poesia, musica, cinema, opera…qualunque siano gli input che vi stimolano è bene scriverli, in modo da forgiare pian piano un testo che vi rappresenti, che parli di voi.


- Analizzate poi le spese che dovrete affrontare, anche quelle più lontane e apparentemente effimere. In conteso europeo, infatti, il circo è un lavoro a tutti gli effetti e va retribuito come tale. Pensate quindi alle strutture che serviranno, chi ve le potrà fornire, quali possono essere gli aiuti esterni di cui avrete bisogno (dall'amministratore e il commercialista a registi, musicisti, responsabili delle luci e quant'altro).


- Fondamentale specificare dove siete stati, a quali festival avete partecipato, quali collaborazioni avete sostenuto. Questo è il gioco del mercato, pertanto va da se che più "contatti" si hanno a favore, tanto meglio. Ovviamente sempre mantenendo la vostra integrità, e quindi decidendo a quali opportunità si è interessati e a quali no.


- I tempi di sviluppo sono poi fondamentali, appunto perché se otterrete finanziamenti il vostro lavoro creativo sarà pagato puntualmente e gli enti erogatori avranno bisogno di un calendario il quanto più possibile reale.


- Infine, la vostra filosofia. L'essenza del tutto, la vostra identità. Può sembrare superfluo passare del tempo ad elaborare su concetti così intellettuali, ma una volta che questo punto sarà chiaro a voi anche i destinatari delle vostre domande sapranno con chi hanno a che fare ed entrambi potrete decidere se e come intraprendere collaborazioni in modo trasparente e proficuo.


E mentre si cerca di ottenere finanziamenti per portare avanti il proprio lavoro la cosa fondamentale è continuare. Usare il proprio spettacolo, o una parte, come merce di scambio proponendolo a comuni, enti anche piccoli e paesi apparentemente più poveri ma che saranno felici di accogliervi, magari in cambio di un posto dove provare in un onda buona, lontani dal peso della burocrazia, avendo così la possibilità di concentrarvi sulla cosa più importante: il vostro spettacolo.


Molti altri consigli e scambi di avventure domani al workshop "Costruire, creare e presentare un dossier ed una richiesta di residenza e/o produzione in un centro europeo: come e dove", che sarà tenuto da Fanny Fauvel (La Cascade) e Salvatore Frasca (My Laika) presso la segreteria del festival.





mercoledì 8 giugno 2011

Salir e le ciliegie

Foto di Davide Dutto


Javiera ed io sediamo una di fronte all'altra a gambe incrociare. Tra di noi un cesto di ciliegie rosse che pare parte dell'arredamento, sebbene il resto della mobilia del camper preferisca i toni del bianco. Tutto è ordinato e tenue, in contrasto con il vortice di colori, persone ed animali dell'accampamento.


Sono qui per farmi spiegare la breve ma avvincente storia dei Coliflor e per capire come si è sviluppato Salir, spettacolo che ha fatto loro vincere il premio come "Miglior Compagnia dal mondo" al festival Humor Atzoka, nei Paesi Baschi. Un titolo importante. Ma non sembra questo il focus per lei, la ragazza bacinella, così come per i suoi compagni di avventura.


Una ciliegia tira l'altra, che snocciola il discorso. "Salir è nato dallo sforzo molto intimo e personale di ognuno dei membri del gruppo. Io ad esempio volevo usare il secchio: un oggetto che mi ricorda il lavoro della terra…la mia terra, lontana…per cui ho iniziato a lavorarci attorno, sopra, dentro. Per qualcuno poi era la prima volta in cui si creava uno spettacolo che mettesse insieme tutte le varie discipline, per cui è stato molto difficile. Sette teste e sette visioni da far incontrare in un contenitore unico, in una forma compiuta."


Ma infine la chiave la si è trovata eccome. Sarà che il neonato gruppo (formato dall'unione della Belle Poubelle e de La Minicompagnie) ha veramente trovato una sinergia funzionale e creativa; sarà che gli inizi sono stati segnati da un periodo intenso e unico in occupazione a Barcellona, dove non si mangiavano che cavolfiori (da qui il nome!); sarà che dividere il tendone - e la vita quotidiana - con il Circo Paniko è una spinta constante a vivere intensamente il circo ed il teatro. Sarà quel che sarà, ma il risultato è un piccolo capolavoro che continua a sorprendere.


"Ad esempio io all'inizio avevo un rapporto conflittuale con la bacinella. Vi ero intrappolata, ma avevo anche paura ad abbandonarla." Spiega Javiera " Ora invece mi piace giocare con i tempi lenti, indugiare su piccoli movimenti, lavorare sulle espressioni".


Piccole variazioni, costante miglioramento. Imperdibili, per cui ecco le date in Fossano:


Giovedi 9 giugno, ore 21.30. Teatro I Portici (Via Roma)

Venerdi 10 giugno, ore 21.30. Teatro I Portici (Via Roma)

Sabato 11 giugno, ore 21.30. Piazza Foro Boario, spazio Circo Paniko...ovvero si gioca in casa, nel tendone da cui tutto è partito. Segue "Uovo Tutti" e il Balkan Concert dell'orchestra Gadjo. Festeggiamenti col Collettivo fino alle 3 di notte!

Domenica 12 giugno, ore 21.00. Piazza Foro Boario, spazio Circo Paniko

lunedì 6 giugno 2011

Cabaret Vertigo




Clap. Un battito di mani e tutto resta sospeso. La Bionda Teutonica, l'Orgoglio delle Fiandre, il Sorriso della Lorena, il Pubblico di Genola. Muscoli in tensione, sorriso stampato sul viso truccato, costumi di scena impeccabili.

La scuola di circo Vertigo presenta a Genola il suo cabaret di allievi che attraversano le barriere temporali, sfidano la gravità e soprattutto raccontano una storia. Tra simpatia, autoironia e virtuosismo il circo si mette in mostra per quello che é: uno stile di vita, un insieme di persone che si amano, si tollerano, si prendono in giro e fanno spettacolo.

Gli allievi offrono uno spettacolo ben amalgamato, in cui i numeri sono davvero capitoli di una trama più vasta, non un semplice showcase di abilità.

Il ritmo scherzoso e vivace viene inframmezzato da momenti ora onirici, ora toccanti, accompagnando il pubblico in un percorso solo apparentemente frammentato.

Insomma, se questo é l'inizio non vediamo l'ora di seguire il percorso formativo di questi ragazzi così promettenti ed espressivi.




giovedì 2 giugno 2011

Mirabilia e' già qui!




Giornate uggiose queste ultime in Fossano. Cielo basso e pesante, pioggiarella continua, vento freddo che sembra si sia dimenticato di essere a giugno. Essendo un paesino da cui i giovani fuggono, dove non succede mai nulla per non turbare la tranquillità degli abitanti, dove gli eventi piu importanti tradizionalmente (con tutto il rispetto ma anche un po' di noia) sono il mercato degli animali e la giostra del palio...beh un clima così malinconico certo non aiuta.


Ma aiuta sapere che Mirabilia sta arrivando, portando con se carovane, saltimbanchi, artisti, giovani da tutto il mondo, curiosi grandi e piccini. Perché diciamolo, non c'e' un altro evento (tranne Natale) che riesca a riportare a Fossano i giovani partiti per l'università e che convinca i turisti a soffermarsi qualche giorno in questo gioiello medievale ai piedi delle alpi.


Unico difetto di Mirabilia, agli occhi di noi giovani autoctoni smaniosi di conoscere nuovi mondi, nuove storie, di vedere un po' di colore e vita scorrere sotto i portici del centro e di sentire un po' di sano rumore levarsi dalla cittadina addormentata, e' che duri solo 5 giorni!


Ed invece no! perché già da oggi Mirabilia e' in zona! In particolare VIETATO perdersi oggi 2 giugno Cia Duoacrobat in “Fiati sospesi”, Terzo Studio in “Alto livello” e Cia OPS! Mimimanonsolo in “Truccabimbi” Ore 16.00 a Mondovicino. Sempre a Mondovicino (outlet village) dalle 16.00 alle 19.00 venerdì 3 giugno tocca invece a Cia Nando&Maila in “Vanjuska Moj”, Cia Mike Rollins in “Non è colpa mia” e Cia OPS! Mimimanonsolo in “Truccabimbi”. Domenica, invece ci si trova a Genola, presso la finestra sul Castell, ore 21.00 con il Cabaret del Circo Vertigo!


Quindi, Fossanese (e non solo) avvisato mezzo salvato!