mercoledì 8 giugno 2011

Salir e le ciliegie

Foto di Davide Dutto


Javiera ed io sediamo una di fronte all'altra a gambe incrociare. Tra di noi un cesto di ciliegie rosse che pare parte dell'arredamento, sebbene il resto della mobilia del camper preferisca i toni del bianco. Tutto è ordinato e tenue, in contrasto con il vortice di colori, persone ed animali dell'accampamento.


Sono qui per farmi spiegare la breve ma avvincente storia dei Coliflor e per capire come si è sviluppato Salir, spettacolo che ha fatto loro vincere il premio come "Miglior Compagnia dal mondo" al festival Humor Atzoka, nei Paesi Baschi. Un titolo importante. Ma non sembra questo il focus per lei, la ragazza bacinella, così come per i suoi compagni di avventura.


Una ciliegia tira l'altra, che snocciola il discorso. "Salir è nato dallo sforzo molto intimo e personale di ognuno dei membri del gruppo. Io ad esempio volevo usare il secchio: un oggetto che mi ricorda il lavoro della terra…la mia terra, lontana…per cui ho iniziato a lavorarci attorno, sopra, dentro. Per qualcuno poi era la prima volta in cui si creava uno spettacolo che mettesse insieme tutte le varie discipline, per cui è stato molto difficile. Sette teste e sette visioni da far incontrare in un contenitore unico, in una forma compiuta."


Ma infine la chiave la si è trovata eccome. Sarà che il neonato gruppo (formato dall'unione della Belle Poubelle e de La Minicompagnie) ha veramente trovato una sinergia funzionale e creativa; sarà che gli inizi sono stati segnati da un periodo intenso e unico in occupazione a Barcellona, dove non si mangiavano che cavolfiori (da qui il nome!); sarà che dividere il tendone - e la vita quotidiana - con il Circo Paniko è una spinta constante a vivere intensamente il circo ed il teatro. Sarà quel che sarà, ma il risultato è un piccolo capolavoro che continua a sorprendere.


"Ad esempio io all'inizio avevo un rapporto conflittuale con la bacinella. Vi ero intrappolata, ma avevo anche paura ad abbandonarla." Spiega Javiera " Ora invece mi piace giocare con i tempi lenti, indugiare su piccoli movimenti, lavorare sulle espressioni".


Piccole variazioni, costante miglioramento. Imperdibili, per cui ecco le date in Fossano:


Giovedi 9 giugno, ore 21.30. Teatro I Portici (Via Roma)

Venerdi 10 giugno, ore 21.30. Teatro I Portici (Via Roma)

Sabato 11 giugno, ore 21.30. Piazza Foro Boario, spazio Circo Paniko...ovvero si gioca in casa, nel tendone da cui tutto è partito. Segue "Uovo Tutti" e il Balkan Concert dell'orchestra Gadjo. Festeggiamenti col Collettivo fino alle 3 di notte!

Domenica 12 giugno, ore 21.00. Piazza Foro Boario, spazio Circo Paniko

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