venerdì 20 maggio 2011

Uovo Tutti


Il tendone, la cucina, le caravan in cerchio tutte dipinte di giallo rosso e nero. Dopo un mese di permanenza a Fossano l'accampamento diventa famigliare come Miriam che accoglie tutti con un sorriso mentre passa la giornata ai fornelli per nutrire i più di venti elementi che compongono il Collettivo. Nelle ultime settimane però se si arriva durante il giorno il campo sembra vuoto, ed un silenzio concentrato regna sovrano, così che anche i due cani fanno la guardia senza il minimo rumore, accucciandosi ora sui vestiti di Monica disposti in ordine di colore, ora sotto la panca. Persino Kenzo, incontenibile nella sua energia di bambino, sa che non può esagerare con il rumore e che, soprattutto, non può entrare nel tendone. Ecco allora che con sguardo malizioso si accerta di essere osservato mentre si avvicina ad un pertugio nel tendone per poi scattare in una corsa divertita non appena ci si avvicina per prenderlo.

Ma perché dunque tanto silenzio? Cosa si cela sotto il tendone? Un uovo. Ma un uovo speciale. Uovo Tutti.

Questo il nome del nuovo spettacolo del Circo Paniko, una creazione nata da uno sbotto introspettivo dei singoli artisti, abilmente coordinati dal regista Giovanni Dispenza. 6 personaggi governati dalle forze dell'inconscio si sono sviluppati e scontrati in queste lunghe giornate sotto tendone. Ognuno porta con sé delle tecniche, degli oggetti, dei modi di essere che si sviluppano nello spazio neutro della scena. Gli scontri generano situazioni, man mano ripulite e rimodellate fino a creare un equilibrio che lega un manchino rotto, un idraulico, una macchina da scrivere…

La sensazione é quella di assistere ad uno spettacolo teatrale dove l'azione conscia ha poco spazio. Manca il sipario, ma il fondale nero, un patchwork di abiti neri da cui emergono e scompaiono figure, fa da trait d'union tra il mondo del palcoscenico e quello del teatro di strada. I silenzi che scandiscono la narrazione rimandano al concetto su cui si é molto lavorato sin dal principio, ovvero quello di panico. Dal dio Pan, sia protettore che distruttore, poiché il panico congela ed immobilizza, ma "facendo perdere tutti i possibili appigli, spinge a prendere direzioni nuove, ad essere veramente liberi di agire per istinto" spiega Giovanni nel difficile tentativo di raccontare uno spettacolo che é ancora in divenire.

Non resta allora che farsi prendere per mano per poi correre con il Circo Paniko da un personaggio all'altro, da una scena all'altra, nel delirio ordinato ed introspettivo di questo spettacolo che unisce diverse forme d'arte ed altrettante personalità.

Il debutto sarà il 29 maggio a Bologna, in occasione del Buskers Pirata. Si prosegue poi in Emilia per tornare a Fossano in occasione di Mirabilia.

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